AUDIZIONE AL SENATO DELLA REPUBBLICA
Sala Capitolare – 12 novembre 2012
presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva
Piazza della Minerva 38
A fronte delle dimostrazioni che le terapie mediche dell’ipertensione, dell’iperlipidemia e del diabete proteggono i pazienti affetti da tali condizioni dall’insorgenza di esiti cardiovascolari, l’impatto osservato del trattamento è inferiore rispetto all’atteso. Ciò accade perché, mentre nel “mondo artificiale” dei trial clinici il trattamento è pianificato e controllato, nel “mondo reale” della pratica clinica questo non succede, spesso a causa della ridotta aderenza alla terapia prescritta.
Il successo di una terapia non dipende solo dalla correttezza della diagnosi e della scelta terapeutica da parte del medico. È fondamentale che il paziente ‘aderisca’ alla cura, ovvero segua le indicazioni fornitegli e per il tempo necessario. La mancata aderenza può seriamente compromettere l’efficacia di una terapia e comportare un peggioramento delle condizioni di salute e della qualità della vita del paziente, la necessità di esami o di ulteriori farmaci, l’aumento della morbilità e della mortalità. Ne deriva che gli interventi tesi a migliorare l’aderenza alle terapie mediche agendo sull’atteggiamento dei pazienti, in particolare nel contesto della partecipazione attiva e della responsabilità, in collaborazione con i loro medici, rappresentano valide strategia per ottimizzare i benefici delle terapie farmacologiche di dimostrata efficacia.
ALLEGATO